Il traduttore editoriale è una figura imprescindibile nel mondo della traduzione e della stessa editoria e fondamentalmente svolge un doppio ruolo: traduttore di testi ed editor. Innanzitutto questa figura ha il compito di tradurre un articolo, un romanzo o un libro da una lingua all’altra ed inoltre deve dare un tocco personale allo stile senza allontanarsi troppo dal significato del testo. Bisogna fare una piccola distinzione tra traduttore letterario e traduttore editoriale, due termini che pur presentando molte convergenze hanno delle sottili differenze. I professionisti che traducono romanzi oppure opere letterarie di autori affermati sono considerati traduttori letterari, mentre i professionisti che traducono guide turistiche o contenuti non riconducibili ad autori e scrittori conosciuti sono definiti traduttori editoriali. Entrambi i lavori però rientrano nel mercato editoriale e quindi ricadono nella legislazione del diritto d’autore. Inoltre un traduttore editoriale, a differenza del traduttore letterario, non deve seguire determinati percorsi o conseguire titoli di studio ma sicuramente riuscire a tradurre anche un romanzo rappresenta un’ulteriore freccia nel proprio arco. Le differenze sono più teoriche che pratiche ma è una distinzione che comunque esiste nel mondo della traduzione e che quindi va sottolineata.
Da un punto di vista normativo un traduttore editoriale realizza un’opera di ingegno autonoma tutelata quindi dalla legge del diritto d’autore. Sia lo scrittore che il traduttore sono autori di un’opera di ingegno, i cui i diritti di commercializzazione vengono ceduti a terzi in cambio di royalty. Chi svolge questo mestiere deve avere molto passione e pazienza, poiché sottoscrivere un contratto valido richiede molto tempo e le paghe non sono certo stellari a fronte di un lavoro molto impegnativo.
Come lavora un traduttore editoriale? Sicuramente è di grande aiuto conoscere ed interagire con l’autore di quell’opera per capire effettivamente il suo modo di pensare, il suo punto di vista e quale messaggio vuole trasmettere. Per il traduttore empatizzare con l’autore è di fondamentale importanza per compenetrarsi perfettamente nelle sue idee e tradurre esattamente il suo pensiero. Bisogna fare attenzione al lessico, alla morfologia ed alla forma che devono ricalcare per quanto possibile quelle dell’autore. Per quanto riguarda lo stile il traduttore può intervenire in maniera un po’ più “invasiva”, senza distaccarsi eccessivamente da quello dell’autore. Questo parametro è valido soprattutto per i testi letterari ed un po’ meno per i tesi storici, geografici o turistici dove conta più la sostanza che la forma del contenuto.
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