Anche se l’Italia è uno dei paesi all’avanguardia nel doppiaggio dei film, ultimamente i doppiatori ed i traduttori professionisti devono fare i conti con dei “competitor” che risultano piuttosto concorrenziali pur non avendo svolto gli stessi studi: i fansubber. Chi sono i fansubber? Perché questi personaggi dal nome quasi impronunciabile rappresentano un pericolo per i traduttori professionali? Fansubber deriva da fansub, una parola composta dal termine “fan” (appassionato) e dall’abbreviazione di “subtitle” (sottotitolo). Si tratta fondamentalmente di traduttori amatoriali che si dilettano nella traduzione e nella contemporanea sincronizzazione dei sottotitoli al video ed all’audio di serie tv non ancora commercializzate.
Il fansubbing può aprire le porte alla traduzione professionale? Stando ai dati statistici la risposta è no, anzi la maggior parte dei fansubber svolge quest’attività semplicemente per diletto o perché è appassionata di una determinata serie tv, manga o cartone animato. A differenza di quanto si possa pensare il fansubbing non è un’attività per giovanissimi “nerd” appassionati di serie tv, anzi buona parte dei fansubber ha un’età compresa tra i 24 ed i 30 anni. Si tratta molto probabilmente di universitari che studiano lingue e che uniscono l’utile al dilettevole allenandosi nella traduzione dei loro programmi preferiti. C’è anche una buona percentuale di over 30, quindi tra i fansubber potrebbero esserci persone che già svolgono un lavoro e per hobby si dilettano nella traduzione.
La percentuale di fansubber che collaborano da più di un anno con una community come volontari è molto alta, quindi è un’attività che sta prendendo sempre più piede. Si potrebbe pensare che il fansubbing sia una sorta di hobby per i professionisti o un’anticamera che porta alla traduzione professionale, ma così non è poiché la maggior parte dei fansubber non svolge la professione di traduttore professionista né tanto meno ambisce a farlo. In base ad alcuni sondaggi emerge infatti che una percentuale molto alta di fansubber non ha trovato alcun contatto utile per avviare un lavoro retribuito. Tuttavia il fansubbing, pur non aprendo le porte lavorative, aiuta gli aspiranti traduttori a prendere confidenza con i programmi di sottotitolazione, ad approfondire le proprie conoscenze sulle lingue ed instaurare una rete di amicizie che potrebbe tornare utile un domani.
Alla luce di quanto detto finora risultano quindi evidenti le differenze tra traduttori professionisti e fansubber. I primi hanno alle spalle anni di studi, esperienze e conoscenze tecniche che evidentemente i secondi non hanno, senza considerare il riconoscimento da un punto di vista legale offerta da una traduzione professionale. Inoltre i traduttori professionisti riescono a cogliere meglio le sfumature di alcune parole che possono avere significati diversi in base al contesto ed alla lingua. La stessa cosa non si può dire dei fansubber che possono contare sulla passione verso un contenuto, ma non possono garantire la stessa fedeltà e la correttezza di una traduzione offerta da un professionista.
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